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Ecografi da novembre negli studi dei medici

49 medici di medicina generale con studio nel territorio dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo stanno ultimando la frequenza ai corsi di formazione per l’utilizzo dell’ecografo “point of care”. L'obiettivo: portare la diagnostica più vicino ai cittadini e facilitare la gestione clinica dei problemi di salute.

Si è concluso il primo corso teorico-pratico sull’utilizzo dell’ecografo in medicina generale, rivolto ai medici di assistenza primaria. L’iniziativa si è tenuta dal 17 al 19 ottobre e ha coinvolto 24 medici di medicina generale dei due Distretti del territorio di competenza dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Un secondo corso analogo è previsto dal 21 al 23 novembre e formerà altri 25 medici, per un totale di 49 medici che avranno completato la formazione all’uso dell’ecografo.
 

Medici di medicina generale in aula
La prima edizione del corso

Il percorso formativo si inserisce nell’ambito del progetto “Potenziamento della capacità diagnostica in medicina generale”, promosso dall'ASST Papa Giovanni XXIII d’intesa con Regione Lombardia. Oltre ai corsi di formazione, il progetto prevede l’acquisizione di ecografi per i medici aderenti. L’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Bergamo ha sostenuto fin dall’inizio questo progetto strategico per la sanità territoriale.

A partire da fine novembre, i professionisti formati e dotati della nuova strumentazione potranno utilizzare l’ecografo direttamente nei propri ambulatori per eseguire esami diagnostici di primo livello, avvicinando così la diagnostica al cittadino e fornendo una migliore qualità nella gestione dei casi clinici ed una riduzione delle visite ospedaliere.

Il corso — articolato in 24 ore di formazione suddivise su tre giornate — affronta i principali ambiti clinici in cui l’ecografia rappresenta un supporto diagnostico tempestivo e appropriato nello studio del medico di medicina generale. A guidare la formazione sono Italo Paolini e Fabio Fichera, due tra i massimi esperti a livello nazionale nell’ambito della diagnosi ecografica in medicina generale. La Direzione Sociosanitaria dell'ASST Papa Giovanni XXIII con il Dipartimento funzionale di Cure primarie ha pianificato il progetto e gestito gli aspetti organizzativi con l'obiettivo di mettere i medici in condizione di applicare il prima possibile l'utilizzo degli ecografi nei loro ambulatori.  

Cesa Marinoni Locati con ecografo
Con l'ecografo, Cesa, Marinoni, Locati

“Il progetto POCUS (Point of Care Ultrasound) rappresenta un tassello importante di un cambiamento organizzativo che rafforza la medicina territoriale e la capacità di presa in carico dei pazienti - ha dichiarato Francesco Locati, Direttore generale dell'ASST Papa Giovanni XXIII -. La finalità è quella di fornire un aiuto nella diagnosi differenziale, orientando eventuali successive indagini, migliorando l’appropriatezza. Di riflesso puntiamo a migliorare la qualità degli accessi in ospedale. È un investimento sulle competenze e sulla prossimità, perché rafforzare la medicina territoriale significa rafforzare tutto il sistema”.

“L’iniziativa è mirata a rafforzare il ruolo clinico del medico di medicina generale, contrastando così la deriva burocratico-amministrativa della professione e potenziando la vicinanza al paziente e il rapporto di fiducia – ha sottolineato Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Bergamo –. La valutazione del malato deve dipendere da una sintesi clinica ragionata, che necessita di supporti tecnologici semplici ed efficaci. Eventi come questo contribuiscono a migliorare la qualità dell’assistenza e aumentano anche l’attrattiva della disciplina, coniugando autonomia clinica e collaborazione strutturata con gli altri professionisti del sistema sanitario”.

L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia regionale di rafforzamento delle cure primarie e delle Case di Comunità, puntando su prossimità e tempestività. L’introduzione dell’ecografo “point of care” negli studi dei medici di famiglia consentirà di abbreviare i tempi di diagnosi, evitare passaggi burocratici superflui e semplificare il percorso dei pazienti, migliorando l’appropriatezza e ottimizzando i costi per il sistema sanitario. Questa strategia consente infatti un utilizzo più mirato delle risorse.

Data creazione: 28 Ottobre 2025
Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre 2025
Davide Cremaschi - Ufficio comunicazione : comunicazione@asst-pg23.it