Donazione di cellule staminali emopoietiche (midollo osseo)

Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è una delle strategie terapeutiche più utili nella cura di emopatie maligne (ad esempio leucemie acute o croniche, mieloidi o linfoidi) o ereditarie (come la Thalassemia Major), per le quali le terapie convenzionali offrono scarse o nulle possibilità di guarigione. Il trapianto consiste nella sostituzione di un midollo osseo malato o non funzionante con cellule staminali sane, in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue ricostituendo le normali funzioni ematologiche e immunologiche. Dopo la distruzione delle cellule midollari malate, attuata mediante farmaci particolari e/o radiazioni, il patrimonio midollare del paziente viene ricostituito tramite l’infusione per via endovenosa, in maniera del tutto simile a una normale trasfusione, delle cellule staminali prelevate dal donatore compatibile.

Trovare un donatore idoneo, però, non è sempre facile. In circa il 25% dei casi è possibile per un paziente trovare il donatore di midollo compatibile nell’ambito familiare. Negli altri casi è necessario rivolgersi alla banca dati del Registro Internazionale dei Donatori di Midollo osseo. La sede italiana del Registro, istituita a Genova nel 1989, raccoglie i dati genetici dei donatori iscritti nei registri provinciali e li mette in condivisione con i dati dei pazienti di tutto il mondo. La probabilità di reperire un donatore compatibile al di fuori dell’ambito familiare oscilla, a seconda delle caratteristiche delle cellule considerate, da 1 su 1.000 a 1 su 100.000.

Per questa ragione è importante che quante più persone possibili si iscrivano al registro: ciascuno può fare la differenza. 

Iscriversi al registro donatori è semplice. Basta avere meno di 36 anni ed essere in buone condizioni di salute. Accertata l’idoneità alla donazione, si viene sottoposti ad un semplice prelievo di sangue o saliva.

I prelievi avvengono al Centro Donatori, attivo nel servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, oppure nei poli di reclutamento situati nei servizi trasfusionali della ASST Bergamo Est e della ASST Bergamo Ovest.

Una volta inseriti nel registro si resta in attesa di una chiamata, che può arrivare fino al cinquantacinquesimo anno di età.

La donazione può avvenire in due modi, in base alle esigenze del paziente e alla disponibilità del donatore. Il metodo classico consiste nel prelievo delle cellule staminali midollari direttamente dal midollo osseo, mediante ripetute punture delle ossa del bacino eseguite in anestesia. Più recentemente si è affermata la possibilità di raccogliere le cellule staminali da sangue periferico, attraverso una procedura non invasiva della durata di poche ore. Nei giorni precedenti la raccolta viene somministrato un fattore di crescita che stimola la produzione di cellule staminali che, aumentando di numero nel sangue periferico, possono essere raccolte con una procedura di aferesi, simile a quella usata per raccogliere il plasma.    

Ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2022