Lorenzo Ettore Felci

Gli inizi 
Lorenzo Ettore Felci
nasce a Casalbuttano, in provincia di Cremona, nel 1899. La sua giovinezza è segnata dagli eventi della Prima Guerra Mondiale, nella quale serve come Sottotenente degli Alpini in zona di guerra. Dopo la fine del conflitto, Felci si dedica con passione agli studi di medicina.

Nel 1923 si laurea in Medicina e Chirurgia alla Regia Università di Parma. I suoi primi passi nella professione lo vedono impegnato come medico condotto fino al 1925, quando decide di specializzarsi ulteriormente, diventando assistente radiologo presso la clinica chirurgica dell’Ospedale Maggiore di Parma. Nel 1927, grazie alla sua dedizione e alle sue competenze, Felci viene promosso aiuto radiologo nella stessa struttura.

La sua carriera conosce una svolta importante nel 1931, quando vince il concorso per un incarico di aiuto radiologo all'Ospedale "Principessa di Piemonte" di Bergamo. 

Gli anni a Bergamo e i successi nella radioterapia 
L'anno 1931 rappresenta un momento cruciale per Felci: non solo inizia la sua lunga carriera all'Ospedale di Bergamo, ma consegue anche la libera docenza in Radiologia. Lo stesso anno, comincia a insegnare presso la Scuola di Radiologia e Terapia Fisica dell'Università di Parma, mantenendo così un profondo legame con il mondo accademico. Nel 1934, sempre per concorso, Felci diventa primario dell’Istituto di Radiologia e Terapia Fisica di Bergamo, un ruolo che ricoprirà fino al 1969.

Durante i suoi 35 anni alla guida dell’istituto, Felci trasforma il reparto in un centro di eccellenza dotato di 60 posti letto per malati oncologici. Uno dei momenti più significativi della carriera di Lorenzo Felci arriva nel 1957, quando fa installare una delle prime “bombe al Cobalto” d’Italia, un dispositivo all’avanguardia per la terapia radiologica dei tumori. Per realizzare questo progetto, Felci rinuncia, insieme ai suoi collaboratori, ai proventi delle prestazioni private e degli enti mutualistici, contribuendo con 35 milioni di lire a integrare i 25 milioni stanziati dal governo. 

L’impegno sociale e il lascito 
L’impegno di Felci non si limita alla pratica clinica: fonda la rivista “L’Ospedale di Bergamo”, che diventa un punto di riferimento per i professionisti sanitari di città e provincia, e diventa Presidente della Società Medica Ospedaliera, contribuendo significativamente alla crescita della comunità medica bergamasca.

Nel 1956, Felci assume la presidenza della sezione di Bergamo della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), un incarico che manterrà fino al 1979, contribuendo a promuovere la cultura della prevenzione nella lotta contro il cancro.

Lorenzo Ettore Felci muore a Bergamo nel 1985, lasciando un’eredità di dedizione, innovazione e progresso scientifico. La sua vita e il suo lavoro continuano a essere un punto di riferimento per chiunque operi nel campo della radioterapia e dell’oncologia, testimoniando l’importanza di una visione lungimirante e di un impegno senza riserve per il bene comune.