
Età compresa tra i 50 e i 80 anni, residenza in uno dei 66 comuni tra Bergamo, hinterland, Val Brembana e Valle Imagna, presenza di fattori di rischio cardiovascolare e nessuna diagnosi pregressa di insufficienza cardiaca: è questo il profilo dei cittadini che possono essere coinvolti nello studio BRIMBERG, un progetto innovativo a livello mondiale con l’obiettivo di valutare l’efficacia di un programma di diagnosi precoce dell’insufficienza cardiaca (definita anche scompenso cardiaco) già sintomatica o asintomatica. I pazienti potranno essere arruolati tramite i medici di medicina generale, a cui l'ASST Papa Giovanni farà avere gli elenchi dei cittadini eleggibili per lo studio. Sono oltre 50 i medici che hanno dato finora la disponibilità e che proporranno ai propri assistiti l’arruolamento.
La diagnosi precoce della disfunzione cardiaca è fondamentale per intervenire tempestivamente con terapie che possano modificare il corso naturale della patologia. Questa condizione può precedere la sindrome conclamata di insufficienza cardiaca, che si verifica quando il cuore non è in grado di pompare sangue o di accoglierlo nel ventricolo in modo efficiente, portando a sintomi debilitanti quali la mancanza di respiro, la stanchezza, il gonfiore delle gambe con una riduzione significativa della qualità della vita e che rappresenta una delle principali cause di morbilità e mortalità nel mondo.
I medici di medicina generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII hanno già ricevuto le istruzioni per identificare i pazienti idonei, sulla base dei requisiti e del livello di rischio, e a coinvolgerli dopo aver valutato insieme ai ricercatori l’effettivo beneficio stimato dalla partecipazione allo studio. L’arruolamento dipenderà dalla presenza di fattori di rischio cardiovascolare - ipertensione arteriosa, diabete, obesità, dislipidemia, fumo – e dalla loro correlazione all’età del paziente. Tra i 50 e 59 anni dovranno essere presenti tre fattori, tra 60 e 69 anni due fattori e tra 70 e 80 anni sarà sufficiente un solo fattore.
I pazienti che aderiranno allo studio saranno costantemente monitorati. La diagnosi avverrà grazie all’utilizzo di esami di laboratorio e strumentali molto sofisticati e grazie anche all’uso di dispositivi indossabili per il monitoraggio remoto in grado di valutare nel tempo valori come l’elettrocardiogramma e la respirazione, per indagare l’esistenza di una disfunzione ventricolare sinistra.
Lo studio BRIMBERG è una sperimentazione multicentrica promossa da Fondazione ANTHEM – AdvaNced Technologies for Human-centrEd Medicine – tra le principali iniziative di ricerca italiane ed europee finanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano nazionale complementare al PNRR con 120 milioni di euro. La sperimentazione è condotta nell’ambito del Pilot 2.2 – Studio epidemiologico delle malattie cardiovascolari nelle aree montane – coordinato dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli studi di Bergamo e ASST Papa Giovanni XXIII.
L’analisi dei dati raccolti permetterà, anche tramite intelligenza artificiale, di migliorare la diagnosi precoce, stratificare il rischio e definire strategie di screening efficaci e sostenibili. Tra i consulenti scientifici, la prof.ssa Margaret Redfield, esperta mondiale nella prevenzione dell’insufficienza cardiaca, affiliata alla Mayo Clinic (USA) che anche quest’anno è stata riconosciuta come migliore Ospedale negli Stati Uniti, secondo la Classifica dell’autorevole rivista Newsweek.
L’annuncio dell’avvio dell’arruolamento nello studio BRIMBERG è stato presentato in Direzione all’Ospedale di Bergamo venerdì 13 giugno 2025. Per l’ASST papa Giovanni XXIII erano presenti il Direttore generale, Francesco Locati, il Direttore sanitario Mauro Moreno, il Direttore sociosanitario, Simonetta Cesa, il Direttore delle Cure primarie, Roberto Moretti, il Direttore del Dipartimento Cardiovascolare, professore dell’Università degli studi di Milano-Bicocca e co-principal investigator dello studio BRIMBERG Michele Senni. Per Fondazione Anthem erano presenti il Presidente, Stefano Paleari e Alessandra Gallone, Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca e componente del Consiglio di Amministrazione di Fondazione ANTHEM. Ha portato il suo saluto con un messaggio scritto il prof. Sergio Caravita, professore associato di Malattie dell'Apparato Cardiovascolare dell’Università degli studi di Bergamo e co-principal investigator dello studio BRIMBERG Fondazione ANTHEM. Presente anche una rappresentanza dei Sindaci del territorio. A portare il saluto istituzionale sono intervenuti Gianbattista Brioschi, Presidente della Conferenza dei Sindaci e Marcella Messina, Assessore alle politiche sociali Comune di Bergamo e Vice Presidente della Conferenza dei Sindaci. Hanno presenziato anche due componenti del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci dell’ASST Papa Giovanni XXIII: la Sindaca del Comune di San Giovanni Bianco Enrica Bonzi e il Sindaco del Comune di Piazzolo Laura Arizzi.
Michele Senni, professore dell’Università degli studi di Milano-Bicocca e Direttore del Dipartimento Cardiovascolare ASST Papa Giovanni XXIII: “Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero per soggetti di età superiore o uguale ai 65 anni. L’insufficienza cardiaca è ormai considerata una pandemia mondiale con numeri destinati ad aumentare nel tempo dato l’invecchiamento della popolazione e il miglioramento delle terapie cardiovascolari che, purtroppo in molti casi non guariscono i pazienti, ma che ritardano ‘solo’ la comparsa dell’insufficienza cardiaca. Pertanto poter prevenire l’insorgenza dell’insufficienza cardiaca sarà il solo modo per combattere l’aumento dei numeri”.
Stefano Paleari, Presidente Fondazione Anthem: “Con BRIMBERG portiamo sul territorio una sperimentazione avanzata che unisce rigore scientifico e impatto sociale, con l’obiettivo di dimostrare come l’innovazione tecnologica possa rendere la prevenzione una pratica concreta, accessibile e sostenibile. Questo progetto incarna pienamente la missione di Fondazione Anthem: costruire modelli di medicina centrata sulla persona, in cui ricerca, tecnologia e prossimità si integrano per migliorare la salute dei cittadini e la qualità del sistema sanitario”.
Francesco Locati, Direttore Generale ASST Papa Giovanni XXIII: “Entriamo nella fase operativa di uno studio clinico strutturato in base ai principi della moderna organizzazione sanitaria. La tecnologia ci aiuta a portare il monitoraggio e la misurazione dello stato di salute direttamente a casa del paziente e nella sua vita quotidiana, invece che richiedere al cittadino di sottoporsi a periodiche visite ed esami recandosi in Ospedale. È un vantaggio di cui può trarre beneficio, in prospettiva futura, soprattutto l’ambito montano, in cui patologie croniche come quelle cardiovascolari devono trovare una risposta appropriata, sostenibile e tecnologicamente evoluta. Questa iniziativa si aggiunge per noi al progetto pilota già avviato con i fondi del PNRR sempre in Valle Brembana e in partnership con il Comune di Dossena, ATS e AREU , per mettere la telemedicina al servizio dei pazienti fragili del contesto vallare. Oggi un ringraziamento va a Fondazione Anthem, con cui stiamo costruendo una preziosa partnership in questo e in altri progetti. Grazie ai medici di assistenza primaria che hanno aderito e a quelli che si stanno interessando. Con loro costruiremo un ulteriore passo avanti per la salute dei pazienti del nostro territorio”.
Simonetta Cesa, Direttore Sociosanitario ASST Papa Giovanni XXIII: “Lo studio BRIMBERG è un esempio concreto di integrazione tra le professionalità dell’organizzazione sociosanitaria territoriale e gli specialisti ospedalieri, in un’ottica di presa in carico condivisa e tempestiva. Entriamo oggi nella fase operativa grazie al pieno coinvolgimento delle Cure Primarie, che partecipano non solo alle attività di assistenza e cura, ma anche alla ricerca, contribuendo alla costruzione di un nuovo modello di prevenzione. Crediamo profondamente nel valore della medicina di prossimità e nell’integrazione tra professionisti. Le Case di Comunità rappresentano, in questo senso, un’opportunità strategica per portare le competenze specialistiche più vicino ai territori in cui vivono i cittadini. La partecipazione attiva dei Sindaci e delle comunità locali è un elemento distintivo di questa iniziativa: vogliamo che la prevenzione diventi patrimonio collettivo e occasione di consapevolezza diffusa per tutta la popolazione”.
Sergio Caravita professore associato di Malattie dell'Apparato Cardiovascolare dell’Università degli studi di Bergamo e co-principal investigator dello studio BRIMBERG Fondazione ANTHEM: “Con BRIMBERG vogliamo dimostrare che è possibile identificare precocemente la disfunzione cardiaca prima ancora che si manifesti clinicamente. È un cambio di paradigma nella prevenzione cardiovascolare, che unisce medicina territoriale, tecnologia d'avanguardia e intelligenza artificiale. L’obiettivo è arrivare prima della malattia, offrendo ai pazienti la possibilità di interventi tempestivi e mirati, in particolare in territori come le Valli Brembana e Imagna, dove l’accesso alle cure può essere più complesso anche per motivi logistici. Grazie al supporto di Fondazione Anthem, questo progetto non solo promuove un’innovazione clinica concreta, ma costruisce un modello replicabile e sostenibile per la sanità del futuro.”