Il 20 aprile 2021 alle ore 14.59, il Centro antiveleni e tossicologia del Papa Giovanni XXIII ha tagliato il traguardo del mezzo milione di consulenze fornite. La richiesta che ha fatto scattare sul contatore la cifra a cinque zeri è arrivata via telefono da una paziente che aveva bisogno di informazioni su eventuali rischi derivanti dal vaccino anti Covid-19 durante l'allattamento.
Inserito a pieno titolo nel servizio di urgenza-emergenza nazionale, il Centro antiveleni offre un servizio di consulenza, raggiungibile sia dal personale sanitario che direttamente dai cittadini al numero verde 800-883300 sui rischi tossicologi per farmaci, prodotti casalinghi o industriali, pesticidi, cosmetici o per piante, funghi e animali velenosi.
In 21 anni le consulenze per casi di intossicazione sono state 121.749 (13.356 i pazienti curati direttamente per un totale di 18.097 visite specialistiche), 357.916 quelle per l'uso di farmaci in gravidanza e allattamento, mentre le richieste di informazioni generiche (tossicologiche o farmacologiche) sono state 20.335.
Il servizio è stato istituito nel giugno 1999 agli allora Ospedali Riuniti di Bergamo e dal 1 gennaio 2000 è stata assicurata l'operatività sulle 24 ore garantita da medici, biologi e farmacisti specialisti in tossicologia medica e farmacologia. Nel 2005 ha ottenuto il riconoscimento di Centro Antiveleni Nazionale da parte del Ministero della Salute.
Il Centro offre anche consulenza relativa all'utilizzo di farmaci in gravidanza e allattamento, per cui è diventato Centro di riferimento nazionale e tra i più importanti a livello europeo, tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità a gennaio di quest'anno ha inserito nella sua "Guidelines for establishing a poison centre" il modello di Bergamo, accanto allo United Kingdom Teratology Information Service. I due servizi sono presi ad esempio sia come centro antiveleni che come servizio di informazione per la teratologia - la scienza che studia le malformazioni e le anomalie congenite e lo sviluppo anormale di alcuni organi del feto durante la gravidanza, che si traduce nella nascita di un bambino che presenta malformazioni e considerati dall'OMS come un modello efficace e replicabile anche per Paesi a basso e medio reddito, con l'obiettivo di massimizzare l'impiego delle risorse e delle appropriate fonti di informazione teratologica.
Il Centro Antiveleni di Bergamo è associato all'European Association of Poison Centres and Clinical Toxicologists (EAPCCT), all'European Network of Teratology Information Services (ENTIS), alla Società Italiana di Tossicologia (SITOX) e alla Società Italiana Tossicodipendenze (SITD). Collabora con il Ministero della Salute, l'Istituto Superiore della Sanità (ISS), l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e fa parte del Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP) del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Numerose le attività di didattica e di ricerca, in collaborazione con le Università, i centri di ricerca italiani e stranieri e con associazioni che si occupano di gravidanza e allattamento.
Le attività del Centro Antiveleni non si limitano alla cura dei pazienti con intossicazione acuta che giungono all'ASST Papa Giovanni XXIII o alla consulenza telefonica da tutto il territorio nazionale, ma si estendono fino alla preparazione di protocolli per l'emergenza tossicologica nelle industrie chimiche, alla farmacovigilanza per le reazioni avverse da farmaci o per errate somministrazioni, alla raccolta della documentazione sul farmaco estero, alla sorveglianza sui prodotti chimici a uso domestico, industriale, agricolo e sui cosmetici.
Un'attività che non si è fermata nel corso della pandemia da Covid-19. Nel 2020 il Centro Antiveleni di Bergamo ha fornito 40.412 consulenze. Le consulenze per i casi di intossicazione acuta sono state 8.481. Tutti i 590 casi clinici pervenuti all?ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sono stati seguiti direttamente dai medici del Centro antiveleni e tossicologia per un totale di 767 visite specialistiche e 48 visite ambulatoriali. Le consulenze totali per le donne in gravidanza e allattamento sono state 30.958. Le richieste di informazioni sono state 973.
"Arrivare a mezzo milione di consulenze ed essere presi come modello mondiale credo possa essere considerato come un ulteriore splendido risultato dell'intenso, ostinato ed eccellente lavoro compiuto in questi 21 anni", ha commentato Giuseppe Bacis, responsabile del Centro antiveleni e tossicologia dell'ASST Papa Giovanni XXIII.
"Un ulteriore importante traguardo fatto di grandi numeri raggiunti dalla nostra ASST, che solo pochi mesi fa ha celebrato il traguardo dei 1000 trapianti di cuore " evidenzia Maria Beatrice Stasi Direttore Generale della ASST Papa Giovanni - Un ulteriore segno del carattere sovraterritoriale che il Papa Giovanni riveste per molte discipline quale centro di riferimento clinico e scientifico.