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L'Associazione Cure Palliative conferma il sostegno al Papa Giovanni XXIII

È stato ufficializzato oggi il rinnovo del sostegno alla ASST Papa Giovanni XXIII da parte dell' Associazione Cure Palliative Onlus, da anni a fianco dell'Ospedale di Bergamo nella cura e nell'assistenza dei malati inguaribili.

In base alla convenzione già in essere che disciplina i rapporti di collaborazione fra l'ASST e ACP, sono stati rinnovati i contratti di cinque operatori in servizio all'Hospice 'Kika Mamoli' di Borgo Palazzo, per un totale di oltre 191 mila euro: si tratta dei medici palliativisti Rosalba Cortinovis, Sara Previtali e Lorenzo Magni, di uno psicologo e della data manager Silvia Moroni, per garantire qualità di cura e assistenza ai malati inguaribili in fase avanzata.

Inoltre l'Associazione Cure Palliative ha finanziato anche due contratti libero-professionali per i medici palliativisti Fredy Suter e Benigno Carrara, per un ulteriore psicologo e per l'operatrice ausiliaria Rosanna Valicenti, per un totale di oltre 95mila e 500 €: in totale quindi la donazione dell'Associazione Cure Palliative Onlus all'ASST Papa Giovanni XXIII ammonta a più di 286 mila e 800 €, a cui si aggiungeranno nel corso dell'anno altri interventi per la formazione del personale e per eventi di comunicazione, superando così i 300.000 € di donazione.

"La collaborazione con il Papa Giovanni XXIII si fa di anno in anno sempre più solida, con l'intento di migliorare concretamente la qualità della cura e dell'assistenza ai malati inguaribili in fase avanzata e ai loro famigliari" ha commentato Arnaldo Minetti, Presidente dell'Associazione Cure Palliative-. un esempio prezioso di sinergia fra il servizio sanitario nazionale e il volontariato,  un fiore all'occhiello della comunità bergamasca e motivo di orgoglio per tutti noi".

Nel 2016 l'Hospice del Papa Giovanni XXIII ha registrato 249 ricoveri. Il reparto si occupa anche dell'ospedalizzazione domiciliare - con un' équipe medico-infermieristica che lo scorso anno ha seguito a casa circa 110 malati -, gestisce gli ambulatori di Terapia del dolore (7.065 le prestazioni ambulatoriali erogate lo scorso anno), garantisce consulenze specialistiche sul dolore e la terminalità in tutti i reparti del Papa Giovanni (977 quelle registrate lo scorso anno) e sviluppa percorsi di cure simultanee e precoci in integrazione fra gli specialisti dei singoli reparti e i medici palliativisti per la presa in carico precoce dei malati nelle varie patologie. Tre sono gli ambulatori di cure simultanee attivi al Papa Giovanni XXIII (uno per i pazienti della Gastroenterologia e della Pneumologia, uno per i pazienti dell'Oncologia e dell'Ematologia e uno per i pazienti non oncologici o seguiti da altri reparti), che in totale nel 2016 hanno registrato 870 prestazioni.

"Grazie anche al sostegno e alla fiducia che ogni anno l'Associazione Cure Palliative ci rinnova, da tempo siamo considerati uno dei punti nevralgici della Rete di cure palliative e della Rete di terapia del dolore a Bergamo e non solo" ha spiegato Carlo Nicora, direttore generale dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII-. I nostri specialisti lavorano in équipe per garantire ai malati e ai loro familiari la migliore qualità di vita possibile, cercando, quando non si può guarire, un'integrazione precoce delle terapie con le cure palliative, approccio ormai riconosciuto dalla letteratura internazionale come di provata efficacia per ottimizzare il controllo della malattia e i suoi sintomi".

"Il prezioso sostegno della Associazione ci permette, aggiungendosi alle risorse pubbliche -ha commentato Roberto Labianca, direttore dell'Unità di Cure palliative e Hospice e del Cancer Center del Papa Giovanni XXIII-, di svolgere la nostra attività "a tutto tondo" nei confronti dei malati inguaribili, oncologici e non solo, in tema di cure palliative simultanee precoci, di accompagnamento nel fine vita e di trattamento del dolore".