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Criptorchidismo

Cosa è
Si parla di criptorchidismo quando, a livello dello scroto, mancano uno o entrambi i testicoli. L'incidenza è di 1 o 2 casi ogni 100 bambini e aumenta nei bambini nati pretermine.
In realtà, non sarebbe corretto parlare di criptorchidismo prima dei 3-6 mesi di vita, poiché fino a quel momento è ancora possibile la naturale discesa del testicolo nella sede corretta (tale limite temporale viene spostato a 6 mesi di vita nel neonato pretermine).

Un'altra variante al testicolo ritenuto (non disceso) è l'ectopia testicolare: nel processo di migrazione il testicolo scende regolarmente verso il basso ma prende una strada "sbagliata", posizionandosi non nello scroto ma al di fuori di esso, ad esempio nel canale inguinale.

Diagnosi
La visita specialistica consente di diagnosticare la condizione, di scoprire se il criptorchidismo è mono o bilaterale (cioè se interessa un testicolo solo o entrambi) e di identificare la posizione del testicolo o di sapere se si tratta di testicolo ectopico. Nel caso in cui questo non si palpi, il sospetto è che sia rimasto all'interno della cavità addominale (testicolo endoaddominale) o che si tratti di atrofia testicolare. Dal punto di vista diagnostico può essere utili l'ecografia. Occorre prendere sempre in considerazione la possibilità che il bambino non soffra di criptorchidismo ma abbia un testicolo retrattile (detto anche testicolomobile o  ad ascensore). Il testicolo retrattile è dovuto ad un'accentuata contrazione del muscolo cremasterico che lo tira verso l'alto. In tal caso non è necessario alcun trattamento in quanto il testicolo tenderà a scendere spontaneamente nello scroto con la crescita del bambino e fissarsi nello scroto verso la pubertà.

Trattamento
Il trattamento del criptorchidismo è esclusivamente di tipo chirurgico e non va eseguito prima degli 8 mesi di vita. La linee guida delle Società Scientifiche nazionali e internazionali indicano come ideale l’intervento entro i 18 mesi di vita, comunque non oltre i 2 anni. L’intervento eseguito è un’orchidopessi, ossia un’incisione a livello inguinale e un’altra a livello scrotale dove verrà fissato il testicolo. In caso di testicoli endoaddominali viene utilizzata invece la tecnica laparoscopica per ottenere il posizionamento del testicolo  nello scroto. L’intervento chirurgico è indicato per preservare la funzione testicolare residua e per permettere la valutazione del testicolo da parte del medico. I pazienti affetti da criptorchidismo e operati per tale problema dovranno sottoporsi a visita medica annuale sino alla pubertà e anche in età adulta perchè il criptorchidismo rappresenta in età adulta un fattore di rischio per l’insorgenza di neoplasie testicolari (seminomi). L’utilizzo di terapie ormonali nel criptorchidismo viene considerato inutile dalla letteratura internazionale e nel nostro centro è stata abbandonata da anni.