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Colica renale

La colica renale è per lo più sinonimo di un’ intensa sintomatologia dolorosa a livello lombare e lungo il decorso dell’uretere, nel 70% dei casi è provocata da un calcolo situato nell’uretere distale.
La probabilità che un calcolo ureterale venga espulso spontaneamente dipende essenzialmente da una serie di fattori “immodificabili” (dimensioni del calcolo, sede del calcolo, anatomia interna dell’uretere, pregressa storia di espulsione spontanea) e “modificabili” (spasmo vescicale, edema, infezione ureterale).

Trapia
I FANS sono efficaci nel trattamento del dolore grazie alla loro azione antiinfiammatoria, di riduzione del flusso plasmatico renale, della peristalsi ureterale e della pressione intraureterale. Rappresentano la terapia medica di prima scelta. 
Gli oppiacei analgesici (morfina, codeina etc) non trattano la causa del dolore e possono indurre dipendenza ed effetti collaterali. Possono provocare spasmo ureterale che aumenta la pressione intraureterale e ostacolare la progressione del calcolo. Tuttavia rivestono un ruolo in caso di insuccesso o intolleranza alla terapia con FANS. 
L’uso degli spasmolitici è controverso, e la loro aggiunta ai FANS non porta alcun beneficio o sinergia nel controllo del dolore.
La terapia infusiva endovenosa, considerati i potenziali rischi correlati alla somministrazione di elevati volumi di liquidi, è utile solo nei pazienti disidratati. L’iperidratazione non è consigliata in corso di colica renale.

Criteri per l'ospedalizzazione
Circa il 40% dei pazienti colpiti da colica renale accedono ad un ricovero ospedaliero, ma soltanto il 10% ne avrebbe realmente bisogno. Il semplice trattamento del dolore non giustifica il ricorso al ricovero. 
Le indicazioni assolute al ricovero sono:

  1. sintomatologia resistente alle comuni terapie antidolorifiche
  2. anuria (rene unico o calcolosi bilaterale)
  3. sepsi urinaria con febbre
Ultimo aggiornamento: 28 Marzo 2023