Il cancro della cervice uterina rappresenta il primo tumore riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità totalmente riconducibile ad un'infezione virale ed è il quinto tumore per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età.
È causato dal Papilloma virus (HPV), un virus a Dna a trasmissione sessuale che si localizza in particolare sulla superficie della cute e delle mucose. La diffusione del virus provoca un’infezione molto diffusa nella popolazione, solitamente asintomatica, che regredisce spontaneamente dopo uno o due anni. In alcuni casi l’infezione persiste e può provocare alcune alterazioni delle cellule. Queste, se non curate, potrebbero lentamente generare il cancro della cervice uterina.
Esistono diversi genotipi di HPV: solo alcuni di questi genotipi (come genotipo 16,18) sono ‘ad alto rischio’ di causare un tumore. È possibile identificare precocemente una lesione genitale "pericolosa" sottoponendosi regolarmente ad un Pap-test (esame citologico cervico-vaginale) o all’HPV-test.
Prevenzione del Papilloma Virus
Le forme di prevenzione del tumore legato al Papilloma Virus Umano sono rappresentate dalla vaccinazione e dallo screening.
Vaccinazione
I vaccini disponibili contro l’HPV sono:
- bivalente (tipi 16 e 18)
- tetravalente (tipi 6, 11, 16 e 18)
- 9-valente (tipi 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52, e 58).
Questi vaccini esplicano la loro azione protettiva nei confronti dei genotipi responsabili della maggior parte dei carcinomi cervicali, oltre che di alcune altre neoplasie (come tumori dell’ano, della vulva, della vagina, del pene e dell’orofaringe). In particolare, si stima che il vaccino 9-valente, oggi quello utilizzato di norma in Italia, sia in grado di prevenire circa il 90% dei carcinomi cervicali.
Il vaccino viene offerto alla popolazione maschile e femminile dal compimento di 11 anni, fino ai 18 anni per i maschi e fino a 26 anni per le femmine. Il programma vaccinale prevede la somministrazione di due dosi a 0 e 6 mesi (per soggetti fino a 14 anni) o tre dosi a 0, 1-2 e 6 mesi per i più grandi.
In ogni caso, nessun vaccino può garantire una protezione al 100%: per questo è opportuno che tutte le donne aderiscano agli screening, anche dopo la vaccinazione.
Screening
Attualmente, i test di screening disponibili sono:
- PAP test: viene offerto alle donne di età compresa tra i 25 e i 29 anni che non sono state vaccinate contro il Papilloma Virus entro i 15 anni. L’esame è ripetibile ogni 3 anni
- HPV test: è un test innovativo ed è offerto alle donne di età compresa tra i 30 e i 64 anni, indipendentemente dall’avvenuta vaccinazione anti-Papilloma. L’esame è ripetibile ogni cinque anni.
Entrambi i test sono semplici, rapidi, non dolorosi e di facile esecuzione. Viene prelevato una piccola quantità di cellule dalla cervice uterina (collo dell’utero) con una spatolina e uno spazzolino (cytobrush). Entrambi i test vanno eseguiti almeno 3 giorni dopo la fine del ciclo mestruale; inoltre è necessario astenersi da rapporti sessuali ed evitare l’uso di ovuli, creme, lavande vaginali nei 3 giorni che precedono il test di screening. Il test di screening non è indicato alle donne sottoposte ad un intervento di isterectomia (asportazione dell’utero).
Nel PAP test il materiale raccolto viene analizzato al microscopio con l’obiettivo di escludere eventuali anomalie, lesioni o alterazioni causate dai diversi tipi di Papilloma Virus (HPV) e che potrebbero trasformarsi in tumore.
Nel HPV test il materiale prelevato viene sottoposto ad un esame specifico con l’obiettivo di rilevare la presenza del Papilloma Virus e, quindi, dell’infezione dovuta a questo virus che, nel tempo, potrebbe causare anomalie e mutazioni alle cellule del collo dell’utero.
Risultato dei test
- Se il test di screening risulta negativo, l’esito viene comunicato alla donna mediante una lettera inviata all’indirizzo di residenza con le indicazioni di ripetere il test dopo 3 o 5 anni, a seconda dell’età.
- PAP TEST con esito positivo indica che sono state evidenziate anomalie cellulari. La donna viene contattata dal personale sanitario della struttura in cui ha effettuato il test per eseguire un esame di approfondimento.
- HPV TEST con esito positivo indica la presenza del Papilloma Virus. Sullo stesso campione prelevato viene eseguito anche il PAP test come esame di completamento.
- HPV test positivo e PAP test negativo: l’esito viene comunicato alla donna mediante una lettera. Al fine di monitorare l’andamento dell’infezione, la donna riceverà un nuovo invito per ripetere l’HPV test dopo 12 mesi.
- HPV test e PAP test entrambi positivi: la donna viene contattata dal personale sanitario della struttura in cui ha effettuato il test per eseguire un esame di approfondimento.
Come aderire allo screening del cervicocarcinoma
Ogni donna appartenente alla fascia d’età specifica riceverà al proprio indirizzo di residenza una lettera d’invito da parte della propria ATS di residenza contenente le indicazioni e l’appuntamento per effettuare il test di screening.
Le donne che sono state vaccinate contro il Papilloma Virus e hanno ricevuto il ciclo vaccinale completo entro i 15 anni, riceveranno la prima lettera d’invito per effettuare l’HPV test al compimento del 30esimo anno di età e non verranno invitate prima per eseguire un PAP test.
Contatti
Per ulteriori informazioni contattare il Centro Screening dell'ATS Bergamo