
E' tornato operativo l’Hotspot Infettivologico dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Potranno accedere al servizio pazienti dai 6 anni in su, con patologie respiratorie e influenzali di grado lieve che necessitano di assistenza non in emergenza-urgenza.
Il servizio, attivo tutte le sere dalle ore 20 alle 24 e dalle ore 8 alle ore 24 nei giorni di sabato, domenica, festivi e prefestivi, non è ad accesso diretto. Nelle fasce orarie serali e del fine settimana, in assenza del proprio medico curante, il paziente deve continuare a rivolgersi alla Centrale UNICA 116 117, che valuterà la necessità di indirizzarlo all’Hotspot. Al termine della visita del medico di Hotspot, il paziente riceverà un referto, prescrizioni di altri accertamenti o di farmaci, oppure, nei casi più gravi, sarà inviato al Pronto Soccorso.
Introdotti l’anno scorso su indicazione di Regione Lombardia, gli Hotspot Infettivologici rappresentano una novità significativa nell’ambito del primo livello di cura, offrendo un punto di riferimento sul territorio per i cittadini con patologie respiratorie lievi, come raffreddori, influenza e altre sindromi virali.
L’anno scorso – dal 19 dicembre a fine febbraio - 596 utenti hanno ricevuto la visita nell’hotspot cittadino della Casa di Comunità di via Borgo Palazzo gestito dall’ASST Papa Giovanni XXIII. Qui lavorano medici di medicina generale e infermieri appositamente formati, dotati di dispositivi diagnostici avanzati, inclusi tamponi nasofaringei di terza generazione per il rilevamento dei virus influenzale, SARS-CoV-2, sinciziale e dello Streptococco Beta Emolitico Gruppo A, oltre a strumenti di diagnostica rapida come saturimetro e Ecografo Point of Care.
“Considerati i dati dell’attuale stagione influenzale, che mostrano un certo anticipo nella diffusione delle malattie respiratorie rispetto all’anno scorso, abbiamo avviato in sincrono gli hotspot su tutto il territorio provinciale in raccordo con le altre due ASST della provincia – ha spiegato Simonetta Cesa, Direttore Sociosanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Si tratta di uno strumento in più per gestire sul territorio la maggior parte delle sindromi da virus respiratori, che non necessitano di ospedalizzazione né di accesso in Pronto soccorso, ma possono essere gestite dai servizi di cure primarie e di continuità assistenziale”.
“L’esperienza dell’anno scorso ha dimostrato l’efficacia del servizio nell’offerta di cure tempestive e mirate e nell’alleggerimento del carico sul pronto soccorso – ha commentato Francesco Locati, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. L’apertura di servizi come questo ci consentono di offrire un'assistenza adeguata e qualificata anche fuori dagli orari di servizio dei medici di medicina generale”.