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Online l'app “Ankio nel web” per gli adolescenti che fanno fatica ad essere felici

È scaricabile dagli store digitali “Ankio nel web”, la app progettata dai ragazzi delle scuole nell’ambito dell’omonimo concorso di idee promosso dal Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze della ASST Papa Giovanni XXIII, allo scopo di aprire una finestra di dialogo con ragazze e ragazzi sul tema del disagio psichico dell’età adolescenziale.

Attraverso la app “Ankio nel web” i ragazzi possono accedere a un ambiente digitale che propone:

  • una corretta informazione
  • spazi di confronto, orientamento ed interazione con i propri coetanei moderati da terapeuti esperti
  • un “diario” dove poter appuntare pensieri e vissuti
  • indirizzi e modalità di accesso ai servizi offerti dalla nostra azienda

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Uno screenshot dell'app

La app “Ankio nel web” è il frutto del progetto omonimo promosso proprio dal Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze e dalle altre strutture aziendali attive nell’area del disagio psichico nell’adolescenza: Neuropsichiatria infantile, SerD, Psicologia e Area disabilità e autismo.

“Ankio nel web” ha ottenuto il supporto dell’Ufficio scolastico provinciale, che ha raccolto l’adesione di gran parte degli istituti scolastici di Bergamo e provincia e ha messo a disposizione le risorse economiche necessarie.

Il progetto ha mosso i primi passi da una vera e propria analisi della domanda, cioè una ricognizione dei bisogni indicati dagli stessi ragazzi nell’ambito di un concorso di idee fra Istituti scolastici. Gli elementi così raccolti sono serviti a un gruppo di lavoro di professionisti appartenenti ai diversi Servizi della ASST, che sulla loro base ha potuto elaborare i contenuti specifici necessari alla implementazione della app. La sua realizzazione tecnica è stata poi curata da una software house esterna. Seguirà ora una capillare presentazione all’interno delle scuole.

“Vogliamo facilitare l’accesso dei giovani ai Servizi che si occupano di benessere psichico, relazionale e di cura della patologia mentale – ha dichiarato Emi Bondi, direttore del Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze –. Questa app rappresenta un contributo significativo alla promozione del benessere psicofisico e alla conoscenza delle problematiche dell’età adolescenziale, per cui invito tutti i ragazzi a scaricarla sui propri telefoni. Attraverso questo ambiente digitale sarà più facile individuare i bisogni avvertiti come prioritari dagli adolescenti in relazione a questi temi. Si apre soprattutto un nuovo canale di dialogo con la popolazione giovanile e gli utenti potenziali, che consente sia uno scambio regolato tra gli stessi sia il loro eventuale orientamento al Servizio competente, in un’ottica di avvicinamento ai giovani e di massima riduzione dello stigma.”