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100 medici si esercitano nelle suture su preparati anatomici da cadavere “importati” dagli USA

Altissima l’adesione alla prima edizione del corso teorico-pratico che si è tenuto il 18 e il 19 ottobre 2023 all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per l’addestramento chirurgico su preparati anatomici da cadavere. Gli iscritti al corso, circa un centinaio tra medici interni, specializzandi e studenti della School of Medicine and Surgery hanno potuto esercitarsi nelle suture delle ferite al volto e agli arti superiori, grazie al tutoraggio dell’équipe di Chirurgia plastica dell’Ospedale.

Corsi di sutura su cadavereCorsi come questo, molto diffusi all’estero, puntano ad affinare la manualità dei chirurghi per affrontare le situazioni reali, specie in emergenza. I preparati anatomici umani, non disponibili nel nostro Paese, hanno dovuto essere importati dagli Stati Uniti. Una ditta specializzata di Brescia si è occupata di organizzare la logistica del trasporto da oltreoceano, dove esistono enti che, attenendosi a specifici codici etici, conservano i corpi di chi sceglie di donarli per finalità di ricerca dopo la morte.

Il corso, coordinato dal chirurgo plastico Denis Codazzi, responsabile scientifico dell’evento, ha avuto alte adesioni, soprattutto tra gli specialisti dell’Emergenza di Alta Specializzazione. “Sugli oltre 98.000 accessi al nostro Pronto Soccorso ogni anno – spiega il Direttore Roberto Cosentinipiù di 1.200 hanno riguardano traumi con ferite al volto e agli arti superiori”. In Italia corsi come questo sono una rarità. Eppure l’esigenza è molto sentita tra i medici e soprattutto tra i chirurghi, che sono costretti spesso a frequentarli in quei Paesi dove la donazione post-mortem del corpo per la formazione medica è stata introdotta da tempo ed è diventata ormai una prassi comune.

Per anni a scopo di addestramento si è fatto ricorso a modellini, manichini o modelli animali, che non sempre però sono strumenti idonei. Esistono certo nuovi software di simulazione di realtà virtuale, anche in 3D. Ma ci sono discipline dove questa realtà difficilmente potrà essere del tutto sostitutiva delle necessità di training – ha spiegato il Direttore della Chirurgia Plastica Marcello Carminati –. Per un chirurgo plastico, realizzare suture eleganti e resistenti insieme è parte integrante delle abilità irrinunciabili. Dobbiamo raggiungere livelli davvero sartoriali. Avere a disposizione anche in Italia reperti anatomici da cadavere permetterebbe l’addestramento dei giovani chirurghi sulle tecniche che dovranno praticare direttamente sui pazienti tutti i giorni”.

Donare il corpo alla scienza dopo la morte: anche in Italia è possibile

In Italia il tema della donazione del corpo alla scienza è stato discusso per molti anni. Nel 2013 il Comitato Nazionale per la Bioetica si è espresso favorevolmente all’unanimità. Dal 2020 con la Legge n. 10 anche in Italia è possibile donare il proprio corpo o i propri tessuti a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica, con tutte le garanzie alla famiglia del donatore sul rispetto dell’effettiva volontà del parente defunto.

Corsi suture cadaveriLa volontà di donare il proprio corpo alla ricerca deve essere espressa mediante le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) - il cosiddetto “testamento biologico” - disciplinate dalla legge n. 219 del 2017, indicando una persona di fiducia per la loro esecuzione. Questa dichiarazione può essere consegnata a titolo gratuito all’Ufficio di Stato civile del proprio Comune di residenza oppure, a titolo oneroso, ad un notaio. In alcune regioni è prevista anche la consegna diretta delle DAT alle strutture sanitarie. La legge prevede che i corpi donati siano restituiti alla famiglia in dignità entro un anno. Un aspetto rilevante è che tutti i costi, inclusi quelli per la tumulazione e la cremazione, sono a carico di centri di riferimento individuati dal Ministero della Salute.

La pratica delle dissezioni delle salme umane a scopo di ricerca anatomica risale al III secolo a.C. Lo stesso Leonardo Da Vinci ha eseguito decine di autopsie per studiare l’anatomia del corpo umano – ha affermato il Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio e dell’Anatomia Patologica Andrea Gianatti -. Ora è possibile conservare reperti anatomici umani utili per la ricerca e per l’addestramento anche in Italia. Ma la donazione nel nostro Paese ancora stenta a decollare”.

Data creazione: 24 Ottobre 2023
Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre 2023
Davide Cremaschi - Ufficio comunicazione : comunicazione@asst-pg23.it