Salta al contenuto principale

Imparare all’aperto con GiCoBe, area gioco attrezzata dell’ospedale Papa Giovanni

È stato presentato mercoledì 21 giugno GiCoBe (Gioco Colore Bergamo) il nuovo parco-giardino dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.  L’area verde attrezzata che è stata realizzata ai piedi della Torre 2 potrà contribuire a rendere meno stressante per i bambini l’attesa di un esame e le giornate di ricovero. Il progetto GiCoBe è ideato e sostenuto dall'associazione Amici della Pediatria, che da oltre 30 anni realizza iniziative per i minori degenti all’ospedale di Bergamo e per le loro famiglie.

Inaugurazione GiCoBeIl cantiere è stato ultimato nei tre mesi previsti. Messi a punto gli ultimi dettagli, tra pochi giorni GiCoBe sarà reso accessibile ai bambini che stanno seguendo un percorso di cura o che necessitano di frequenti visite in ospedale. Ma già il giorno dell’inaugurazione, che volutamente coincide con il primo giorno della nuova stagione estiva, hanno voluto assistere molti pazienti in cura nei reparti pediatrici insieme ai loro genitori. Ad accoglierli circa 20 volontari dell’associazione Amici della Pediatria, 3 psicomotriciste e una pedagogista per coordinare e proporre le attività del parco. I bambini hanno ascoltato i racconti del busker Sagitta, che camminava su trampoli suonando il violino. Presenti anche le autorità, per un momento istituzionale con la presentazione ufficiale del progetto da parte Milena Lazzaroni, Presidente dell’Associazione Amici della Pediatria, ai vertici dell’ospedale.  

“Oggi prende forma un progetto avanzato dall’associazione Amici della Pediatria e che con piacere abbiamo autorizzato – ha dichiarato Maria Beatrice Stasi al momento della riconsegna dell’area -. Quello di Bergamo è un ospedale di alta specializzazione operativo in tutte le discipline mediche e chirurgiche che si colloca nel panorama nazionale ed internazionale come centro di riferimento per molte patologie complesse. Allo stesso tempo, esiste al Papa Giovanni XXIII da oltre 40 anni una forte vocazione alla medicina e alla chirurgia dell’età pediatrica, che non è mai venuta meno. Nella recente riorganizzazione abbiamo al contrario rafforzato quello che io amo definire ‘l’ospedale dei bambini dentro l’ospedale di tutti’. L’attività clinica rivolta ai bambini beneficerà di questa iniziativa che è un valore aggiunto, così come le tantissime attività proposte nel nostro Ospedale dalle associazioni dedicate ai bambini e alle loro famiglie, ma anche ai pazienti adulti”. 

Un apprezzamento in apertura della cerimonia è arrivato anche da parte del personale, medico e infermieristico, che quotidianamente presta cura ed assistenza ai bambini in Ospedale. Lorenzo D’Antiga, Direttore del Dipartimento percorsi pediatrici integrati e Direttore della Pediatria, ha dichiarato: “Sono profondamente grato all'associazione Amici della Pediatria per aver promosso e realizzato un luogo che riporta ai nostri pazienti la gioia e la spensieratezza della vita quotidiana. Il parco e tutte le iniziative pedagogiche contribuiscono a trasformare il periodo di malattia in un percorso che non interrompe le normali attività di un bambino, e soprattutto non lo priva di strumenti fondamentali per la crescita, quali il gioco e le relazioni con le persone e la natura”. 

GiCoBeL’area green esperienziale è unica nel suo genere tra i parchi e giardini esterni degli ospedali italiani. Il parco-giardino che ospita i bambini ricoverati nei reparti pediatrici. L’accesso sarà aperto non solo a chi è in degenza, ma a tutti i bambini che frequentano l’ospedale di Bergamo, anche solo per un prelievo, una visita o un esame. Il giardino pediatrico è ispirato ai principi pedagogici dell’Outdoor Education. L’ambientazione tematica dell’area verde è concepita come un mondo fantastico e colorato, che permette al bambino di immergersi nella propria fantasia. Lo spazio verde è progettato per offrire stimoli, in base ad un approccio sensoriale ed esperienziale. Sono presenti opere d’arte di Cracking Art realizzata dal movimento nato nel 1993 e che ha un forte radicamento nella terra bergamasca, con l’artista Renzo Nucara. L’obiettivo è offrire un momento di relax e distrazione e più qualità al processo educativo, puntando allo sviluppo del bambino attraverso la relazione sociale. 

“Un altro sogno di Amici della Pediatria diventa realtà – ha esordito Milena Lazzaroni, presidente di Amici della Pediatria -. Il nome di questo progetto ne racchiude la filosofia. #GiCoBe Gioco Colore Bergamo descrive al meglio due elementi della vita dei bambini ed è un tributo alla nostra città. Nel parco si ritrovano spesso elementi di colore giallo e rosso, colori della nostra città e l’azzurro colore rappresentativo dell’associazione. Come tutti i nostri progetti, anche questo nasce dal confronto con gli operatori sanitari. Durante il periodo del Covid, ci è venuta l’idea di attrezzare con panchine le aree esterne dell’ospedale, per permettere ai bambini e alle famiglie di trascorrere i tempi di attesa per una visita o un esame. Da lì si sono aggiunte idee, fino al risultato odierno. Le esperienze che si svolgeranno nel GiCoBe puntano ad offrire ai bambini benefici psicofisici, attraverso l’aumento della concentrazione, la diminuzione dello stress, la stimolazione dell’intelligenza naturalistica, aumentando la capacità di gestione del tempo libero, consentendo di esprimere e potenziare le competenze emotive, affettive, sociali, espressive, creative e senso-motorie. Gli elementi installati intendono stimolare la sensibilità artistica e l’attenzione al tema della sostenibilità e del riciclo. Siamo convinti che ogni bambino e ragazzo che potrà trascorrere del tempo nel GiCoBe potrà mantenere nella sua memoria delle emozioni che costituiranno parte della sua storia personale. Ringrazio il Papa Giovanni XXIII per l’estrema apertura e collaborazione in questa impresa straordinaria. Grazie a tutti coloro che ci hanno supportato e sostenuto con professionalità e generosità”. 

“La realizzazione di questo nuovo parco-giardino GiCoBe dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è la punta di diamante di strutture e reparti di altissima specializzazione sostenuti e supportati da oltre trent’anni dall’associazione Amici della Pediatria – ha commentato il Sottosegretario con delega Sport e Giovani di Regione Lombardia Lara Magoni -. Questo nuovo tassello servirà per donare gioia e spensieratezza ai bambini degenti e di riflesso anche ai loro genitori. Non mi resta che complimentarmi per il lavoro fatto e l’attenzione che ogni volta dimostrate verso i piccoli pazienti. La Lombardia deve andare orgogliosa di strutture come l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, di associazioni come gli Amici della Pediatria e dei tanti volontari che non fanno mai mancare il loro supporto”.

BuskerLa cerimonia di presentazione è proseguita con animazione per i bambini. Un lancio di bolle di sapone dei presenti e delle bolle giganti del busker Sagitta sono state un taglio del nastro insolito, delicato e gioioso. Il progetto GiCoBe è sostenuto da Sangalli SpA, Valtellina SpA, Fondazione Chapron Charity, Associazione Design for Life, AV Carpenteria, Nordzinc, Commerciale Siderurgica Bresciana, Veolia, Ferrobriantea, con il supporto di Gruppo Dimensione Comunità Srl, Ardenghi Fabio & c. s.n.c., i genitori di Martina ed i sostenitori delle iniziative BiscUovo e “La Spesa che fa Bene” di Iperal Supermercati

L'ospedale ha contribuito alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione le competenze dell'ufficio Tecnico, che ha seguito il progetto per garantire l’armonica integrazione del giardino nel compendio arboreo e paesaggistico dell’Ospedale, coordinandosi con l’associazione e contribuendo alle spese per gli incarichi di progettazione e Direzione lavori, affidati al dott. agronomo Luigi Bovisio dello Studio Ellebi. Il Direttore tecnico di cantiere della ditta incaricata dei lavori è stato Carlo Roncoroni.  

Il parco-giardino GiCoBe si inserisce nell'ampia cornice delle competenze pedagogiche che l'associazione Amici della Pediatria mette a disposizione di ogni bambino e ragazzo in cura all’ospedale Papa Giovanni XXIII, perché il ricovero ospedaliero non sospenda la crescita personale, ma la arricchisca di esperienze.