Una delegazione dei vertici e di specialisti dell'ospedale Zhongshan di Shangai ha fatto visita giovedì 10 gennaio al Papa Giovanni XXIII, per conoscere l'organizzazione e alcune delle eccellenze cliniche della struttura bergamasca. Molte le analogie fra i due ospedali, pur con le prevedibili differenze nei numeri, visto che lo Zhongshan, terzo nel ranking nazionale, conta più di duemila posti letto e la città di Shangai vanta 10 nosocomi, per una popolazione di oltre 25 milioni di abitanti.
La visita 'sul campo' ai Dipartimenti di Oncoematologia e Materno Infantile è stata preceduta da una riunione in Sala Consiliare, nel corso della quale il direttore generale Maria Beatrice Stasi e la vicepresidente Gu Janying (al centro nella foto), hanno illustrato le caratteristiche delle rispettive aziende: entrambe con i trapianti e l'oncologia come linee di sviluppo strategiche, entrambe legate a importanti Università e Centri di ricerca clinica, impegnate inoltre in progetti di cooperazione internazionale.
La dottoressa Stasi ha sottolineato che l'attenzione che ci viene dimostrata da un grande ospedale conferma la rilevanza internazionale del Papa Giovanni. Un particolare approfondimento è stato dedicato all'attività dell'Unità Oncologia del melanoma: il responsabile Mario Mandal ha illustrato la casistica di quello che è uno dei tre maggiori Centri italiani: 300 nuovi pazienti l'anno, un'équipe multidisciplinare dedicata per la valutazione chirurgica, dermatologica e oncologica e, tra i numerosi progetti di ricerca, il coordinamento di 5 studi pubblicati su prestigiose riviste internazionali e che hanno contribuito a cambiare la pratica clinica del trattamento in follow up dei malati.