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Al via il progetto Superabile per i pazienti con SLA e altre malattie neurologiche

Grazie alla generosit? di Ubi Banca e dell?Associazione IBIS, arriva al Papa Giovanni una figura professionale - tecnicamente? un case manager, letteralmente ?coordinatore del caso? - specializzata nel facilitare l?accesso dei pazienti con SLA e altre gravi malattie neurologiche ai servizi di cui hanno bisogno,? anche quelli fuori dall?ospedale, come vuole? la Riforma del Sistema socio sanitario di? Regione Lombardia. ? E? questo il cuore del progetto Superabile, chiamato cos? perch? ha come obiettivo ultimo quello di consentire ai pazienti di superare i limiti imposti dalla malattia, soprattutto sul fronte della comunicazione e dei movimenti, e di acquisire nuove abilit? e competenze e una migliore qualit? della vita. ? ?La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e altre malattie neurologiche comportano deficit neurologici anche molto complessi e variabili e bisogni che trovano una risposta in varie realt? sociosanitarie: l? ospedale, il domicilio, la terapia intensiva, le RSA e l?hospice - ha spiegato Maria Rosa Rottoli, direttore della Neurologia?del Papa Giovanni -. Il progredire della malattia fa s? che il paziente e la famiglia debbano interagire con? figure diverse, in una rete complessa che rischia di diventare un labirinto nel quale non sanno neppure a chi rivolgersi. In un percorso di cura che si prolunga negli anni avere una figura che facilita la comunicazione e il coordinamento tra i professionisti sanitari e socio-sanitari ? indispensabile per ridurre il rischio di interventi intempestivi e inappropriati, la frammentazione dell?assistenza e le riammissioni ospedaliere per emergenze annunciate e spesso prevenibili? ? Superabile ? l?estensione del progetto ?Un Case manager per la SLA?, realizzato nel triennio 2015-2017 grazie al sostengo dell? Associazione Ibis, che ha visto un professionista impegnato nella rilevazione dei bisogni assistenziali dei pazienti? con SLA - in occasione degli accessi in day Service, degenza, a domicilio o interpellando medici, infermieri, terapiste, psicologhe e assistenti sociali -, per adeguare? il piano assistenziale alle effettive necessit? e consentire la tempestiva fornitura di protesi e ausili per il movimento, il controllo ambientale, la comunicazione e il superamento di barriere architettoniche. ? Il progetto Superabile intende ricalcare questo percorso, estendendo la figura del Case Manager anche ai pazienti con altre malattie neurologiche che comportano un analogo deficit funzionale e neuromotorio destinato a peggiorare nel tempo, e adeguandone il ruolo ai cambiamenti previsti dalla Riforma del Sistema socio sanitario della Regione Lombardia. ? ?Questa figura, oltre a rilevare i bisogni assistenziali dei pazienti con malattie neurodegenerative, parteciper?, per esempio, anche alla valutazione delle capacit? residue per la fornitura e l?addestramento all?utilizzo del comunicatore pi? idoneo e alla definizione del Piano Assistenziale Individuale ? ha spiegato Virginio Bonito, neurologo del Papa Giovanni XXIII -. Collaborer? inoltre con la nostra Centrale per le Dimissioni Protette e con le associazioni per fornire ai pazienti informazioni, supporto psicologico, ricoveri di sollievo, uscite e periodi di vacanza. Si interfaccer? anche con altre strutture residenziali e ospedaliere? per fornire consulenza su come supportare il malato ricoverato, in merito, per esempio, ai sistemi di chiamata e altri strumenti di assistenza alla persona?. ? Questo progetto ? realt? grazie alla sensibilit? e generosit? di Ubi Banca e dell?Associazione IBIS, da tempo vicine al Papa Giovanni, ai suoi pazienti e alle loro necessit?. ? ?Nuovamente ci troviamo a collaborare con l?Ospedale di Bergamo, portando avanti una storica ed importante sinergia che risale alla sua fondazione e confermando la nostra volont? di tradurre in modo concreto lo slogan ?fare Banca per bene? - interviene Luca Gotti, Responsabile Macro Area Territoriale? Bergamo e Lombardia Ovest di UBI Banca -. Il progetto che oggi viene presentato, e che ci coinvolge direttamente, rappresenta un sostanziale tentativo di combattere una terribile malattia che potrebbe affliggere tutti quanti noi, ecco il motivo per cui abbiamo accolto la richiesta di aiuto dell?Associazione IBIS, riaffermando cos?, una volta di pi?, il nostro ruolo istituzionale all?interno del tessuto bergamasco e il forte legame che abbiamo con le Associazioni.??
?Grazie alla generosit? del territorio bergamasco siamo riusciti gi? dal 2015 ad anticipare le linee strategiche di cura e presa in carico che la Riforma della sanit? di Regione Lombardia sta estendendo a tutti i pazienti cronici e fragili ? ha commentato Carlo Nicora, direttore generale dell?ASST Papa Giovanni XXIII -. Oggi riusciamo a rinnovare ed estendere questo servizio, sempre grazie al sostegno di realt? bergamasche molto attente ai bisogni dei malati, consapevoli che i case manager sono figure sempre pi? centrali nella cura di pazienti con? necessit? che vanno oltre il confine del reparto o dell?ambulatorio ospedaliero?.