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Giro d'Italia: l'Ospedale 'corre' per la donazione degli organi

Hanno già tagliato il traguardo più importante, ricominciare a vivere dopo un trapianto. Questa volta hanno tagliato anche l'arrivo del centesimo Giro d'Italia, precedendo i campioni delle due ruote: stiamo parlando dei ciclisti non professionisti dell'Associazione amici del trapianto di fegato di Bergamo e del gruppo di ciclisti AIDO, che hanno così voluto sensibilizzare sull'importanza della donazione d'organi, per molti ancora oggi l'unica chance di sopravvivenza. Non sono stati i soli ambasciatori del messaggio che il trapianto è vita: in Piazza Vittorio Veneto, nel pomeriggio di domenica 21 maggio 2017, gli operatori dell'Ospedale e alcuni volontari delle associazioni coinvolte hanno fornito materiale informativo sul tema della donazione.

Pedalare e in generale fare sport ? forse la miglior dimostrazione del risultato raggiunto grazie al dono ricevuto. Per questo l?iniziativa dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII - sostenuta da Promoeventi Sport RCS e realizzata in collaborazione con AIDO Associazione Italiana per la Donazioni di Organi, ADMO Associazioni Donatori Midollo Osseo, ACTI Associazioni Cardio Trapiantati Italiani, Amici del trapianto di fegato e L'Orizzonte di Lorenzo, ha anticipato i contenuti della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti che si tiene ogni anno il 28 maggio. Una ricorrenza pensata per coinvolgere tutto il mondo dei volontariato di settore con l'obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche dei trapianti e sull'importanza di aderire alla donazione per contribuire a salvare molte vite.

?Con questa iniziativa abbiamo voluto fornire una corretta informazione su un tema molto importante, infondendo nei cittadini la consapevolezza che donare gli organi ? un atto di enorme generosit?. La donazione? ha commentato Mariangelo Cossolini, coordinatore al Prelievo e trapianto d?organo della provincia di Bergamo ? consente di ridare una concreta possibilit? di vita a chi ? in lista d?attesa e la speranza ai loro familiari e amici. Le Associazioni come quelle che hanno scelto di essere presenti al Giro d'Italia condividono questi principi, aiutandoci a promuovere una volont? che, ogni anno, aiuta a salvare vite umane. Per poter donare gli organi ? sufficiente iscriversi all?AIDO, o portare con s? una dichiarazione di volont? sulla donazione contenente i propri dati anagrafici (cognome, nome, luogo e data di nascita), il numero di un documento di identit?, la data e la firma. In alternativa si pu? segnalare la propria volont? negli uffici di ATS oppure, se il proprio Comune ? tra gli aderenti al progetto ?Donare gli organi: una scelta in Comune?, ? possibile comunicare la propria volont? all?atto del rinnovo della propria carta di identit???.

Quello della donazione ? un tema sul quale la provincia di Bergamo ? ad ogni modo gi? molto sensibile. Sono almeno 112 su 242 i Comuni aderenti al progettodel Ministero della Salute che permette di comunicare la propria volont? sulla donazione di organi e tessuti all?atto del rinnovo della carta di identit?. Un contributo che permette alla Regione Lombardia di raggiungere il significativo dato di ben 533.363 dichiarazioni espresse di consenso o diniego a donare?su poco pi? di 2 milioni totali a livello nazionale. Si tratta di un gesto comunque importante. La legge prevede che se il defunto non ha esplicitato la propria volont? in vita con gli strumenti consentiti, spetta ai familiari del defunto l?interpretazione della volont? del loro caro sulla disponibilit? alla donazione post-mortem. Anche su questo fronte comunque nell?anno 2016 la provincia di Bergamo registra il minor tasso di opposizione espresso dai familiari, con una percentuale del 21%, contro una media del 28,9% in Lombardia e del 32,8% a livello nazionale.

Donare ? un gesto che pu? contribuire a salvare vite umane. Al 31 dicembre dell?anno scorso erano 9.026 i pazienti in attesa di un organo. Nonostante il numero elevato di trapianti eseguiti ogni anno in Italia (3.694 solo nel 2016), sono circa 400 le persone che ogni anno muoiono in Italia in attesa di un organo che non arriva in tempo. Altissimo il numero di pazienti in attesa di un rene (6.793), che fa registrare i tempi di attesa medi pi? lunghi insieme al cuore (3,1 anni la media) e subito dopo il pancreas (3,5 anni). I tassi percentuali di mortalit? in attesa si verificano invece soprattutto per il polmone, con il 9,8% dei pazienti che muoiono in attesa, a seguire il cuore (6,2%) e il fegato (4,1%).?

L?Ospedale Papa Giovanni XXIII ? il primo in Italia in grado di eseguire qualsiasi tipo di trapianto, si tratti d?interventi neonatali, pediatrici o su pazienti adulti. Tra le eccellenze di Bergamo l?area di trapiantologia pediatrica, con pi? della met? di tutti i trapianti effettuati in Italia. Numerosi i primati che sono stati raggiunti: l?Ospedale di Bergamo ? primo per volume di trapianti di fegato in Italia e tra i primi dieci in Europa, ha indicatori di performance superiori allo standard europeo e paragonabili ai livelli statunitensi per il cuore, mentre da tredici anni conduceun programma innovativo per il doppio trapianto di reni in pazienti over 60.

?Siamo sempre in prima linea nelle iniziative rivolte alla sensibilizzazione della donazione e del trapianto di organi ? ha dichiarato Carlo Nicora, direttore generale dell?ASST Papa Giovanni XXIII ?. Nel corso del 2016 sono stati effettuati nella nostra struttura 153 trapianti di organi solidi che, aggiunti ai trapianti di cornee e di midollo, raggiungono i 315 interventi in un anno, quasi uno al giorno. Ci? ? reso possibile da un?attenta e continua operazione di sensibilizzazione promossa dai nostri operatori e dalle associazioni presenti sul territorio e dalla grande macchina organizzativa che l?ospedale mette in campo?.