
Grazie alla generosit? dell?Associazione oncologica bergamasca, dei volontari e dei suoi numerosi sostenitori, ? ora a disposizione degli specialisti del Papa Giovanni XXIII un videobroncoscopio di ultima generazione, detto EBUS (da Endo Bronchial Ultra Sound), che consentir? diagnosi pi? rapide e precise dei tumori polmonari, anche di quelli pi? piccoli. Il Papa Giovanni ? il primo ospedale pubblico bergamasco ad essere dotato di questa tecnologia.
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A differenza di un videobroncoscopio tradizionale, EBUS ? dotato di una microsonda ecografica che consente di vedere anche oltre le pareti dei bronchi e della trachea, arrivando fino ai linfonodi, il cui coinvolgimento o meno nelle patologie tumorali ? tra i fattori determinati per definire lo stadio della malattia, insieme a dimensioni e presenza di metastasi a distanza. Sotto il controllo di questa sonda, il medico punge i linfonodi e ne raccoglie un piccolo campione, che verr? successivamente analizzato.
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?La broncoscopia tradizionale ci consente di vedere l?interno della trachea e dei bronchi e di eseguire biopsie di neoformazioni sospette. Per poter stabilire il piano di cura dei tumori al polmone ? per? essenziale capire anche se i linfonodi toracici sono interessati o meno dalla patologia oncologica ? ha spiegato Giovanni Michetti, direttore della Pneumologia dell?ASST Papa Giovanni XXIII -. Finora per avere questa informazione cercavamo risposte nelle immagini fornite dalla PET e, in alcuni casi, dovevamo ricorrere ad un piccolo intervento chirurgico per vedere da vicino tutta la zona toracica. Ora ? sufficiente un solo esame che dura dai 30 ai 60 minuti, svolto in regime di day hospital, in sedazione e non doloroso, per avere risultati precisi e decidere il miglior trattamento di cura possibile?.
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L?Associazione Oncologica Bergamasca Onlus ? da anni vicina all?Ospedale di Bergamo e ai suoi pazienti oncologici, con iniziative che spaziano dal sostegno e sviluppo di progetti e servizi di ricerca, ascolto, assistenza e informazione, alla donazione di nuove apparecchiature, fino all?organizzazione di eventi per sensibilizzare i cittadini sull?importanza di adottare corretti stili di vita.?
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?Anche in questa occasione ? ha sottolineato Nunzio Pezzotta, Presidente dell?Associazione - A.O.B. Onlus ha dimostrato di sapersi attivare e dare risposte concrete a un preciso bisogno mediante l?acquisto della pi? moderna apparecchiatura che la tecnologia medica mette oggi a disposizione per la diagnosi del tumore al polmone. La donazione all?Unit? di Pneumologia di questa apparecchiatura risponde pienamente alla mission di A.O.B perch? evita tanti disagi e sofferenze ai pazienti, rendendo la diagnosi pi? veloce e meno invasiva, e perch? consente lo sviluppo di competenze e professionalit? che rendono ancora pi? alto il livello di eccellenza dell?assistenza oncologica dell?Ospedale di Bergamo?.
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In Italia il tumore al polmone ? al secondo posto per frequenza negli uomini (15%) e al terzo nelle donne (6%). Un terzo dei pazienti oncologici di sesso maschile e un quarto di quelli di sesso femminile muoiono per questa patologia.?