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Il bonsai "Mosso dal vento" trova casa all'Ospedale Papa Giovanni XXIII

E' stata inaugurata oggi all'Ospedale Papa Giovanni XXIII l' opera di Francesco Pedrini "FUKINAGASHI. Mosso dal vento", collocata sul percorso che collega l'ingresso Est, quello principale, con la fermata degli autobus.

Si tratta di un bonsai giapponese in stile Fukinagashi incastonato in una pietra locale, un marmo della cava Zandobbio, che da centinaia di anni è usato in terra orobica per abbellire edifici e creare sculture.

Lo stile Fukinagashi, detto anche 'spazzato dal vento', si ispira alle piante che crescono sulla costa e sul precipizio di una montagna, dove il vento è costante e particolarmente forte. E' per questo che il bonsai presenta una forma inclinata, con ramificazioni che si allungano da un lato, a dispetto delle leggi di gravità: per simulare l'effetto del vento a cui la natura resiste e si adatta.

L'opera assume un significato particolare e ancora più intenso nel contesto ospedaliero, poiché il bonsai, piccolo e fragile elemento su questo enorme monumento, mostra la forza che oppone alla furia delle correnti, per rimanere aggrappato al luogo natio. L'opera rappresenta quindi la fragilità della condizione umana, ma al tempo stesso la capacità di resistere e sopravvivere anche nelle condizioni più difficili.

"Letteralmente, mi spiegò Luigi Crespi, la giusta traduzione di Fukinagashi è "educato dal vento" - ha spiegato Francesco Pedrini -. La natura ci mostra come rispondere con la bellezza agli eventi della vita che ci agitano, trasformano e piegano. E' difficile definire in modo chiaro se sia una scultura, un monumento, o una semplice pietra; io lo vedo come un carotaggio di un luogo ventoso, il quale, inserito nel contesto dell'ospedale, assume un significato simbolico importante e il concetto di resistenza assume una forte rilevanza".

L'opera è stata esposta per la prima volta in Piazza Vittorio Veneto, nel centro di Bergamo, in occasione dell'edizione 2011 di BergamoScienza, a richiamare l'energia del vento e l'imprevedibile forza della natura. L'idea era nata nell'ambito degli innovativi progetti di comunicazione di ABenergie, società di fornitura di energia verde e gas naturale, come progetto artistico e di comunicazione dedicato al vento, fonte di energia naturale. L' obiettivo era trasmettere al grande pubblico, attraverso il linguaggio dell'arte contemporanea, la necessità di costruire un rapporto sostenibile con l' ambiente e la natura. Oggi ABenergie ha deciso di donare l'opera all'Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove continuerà a vivere, dando coraggio e fiducia a chi frequenta un luogo dove la vita può incontrare i suoi momenti più difficili.

"È per noi motivo di grande orgoglio poter donare la suggestiva opera di Francesco Pedrini all'Ospedale Papa Giovanni XXIII, come simbolo di energia e perseveranza, attitudini fondamentali che qualunque persona con problemi di salute deve riuscire ad abbracciare - ha dichiarato Alessandro Bertacchi, Presidente di ABenergie -. Il vento infatti ha la capacità di non fermarsi davanti agli ostacoli che trova sul suo percorso, mentre il bonsai, all' apparenza essere delicato, può essere piegato ma non si spezza. Sono questi i messaggi che vogliamo dare a tutti coloro che si rivolgono all' ospedale, non perdere mai la tenacia di affrontare e superare le avversità della vita".

"Trovo la scelta di posizionare quest'opera lungo una della principali vie di accesso al nostro ospedale particolarmente significativa - ha commentato Carlo Nicora, direttore generale dell' Ospedale Papa Giovanni XXIII -. E' un messaggio di speranza che accoglie coloro che si rivolgono a noi perché hanno un problema di salute e i loro cari. Con questa realizzazione il nostro ospedale inoltre aggiunge un'altra tessera al prestigioso patrimonio artistico che custodisce, costituito non solo da quadri, mobili e testi antichi, ma anche da importanti opere di artisti contemporanei come il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, in fase di completamento nella zona ovest, l'opera di Alberto Garutti "Ai Nati oggi" nelle sale parto e il quadro di Yan Pei-Ming "Papa Giovanni XXIII" in hospital street".

 

Francesco Pedrini

Francesco Pedrini è nato a Bergamo nel 1973. Diplomato all'Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, ottiene la laurea magistrale specialistica all'Università IUAV di Venezia in Produzione e Progettazione delle Arti Visive, con una tesi intitolata "La Galleria del Vento", in cui ha studiato il vento e la sua intensità nei lavori degli artisti che più amava.

Dal 2008 è docente di disegno nel corso di Linguaggi Artistici Contemporanei all'Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo.

I suoi lavori e le suoi studi sono stati definiti come il tentativo di "registrare l'irregistrabile", essendosi dedicato ad elementi incorporei come il vento, le stelle, la luce e le nuvole.

Ha esposto a Goteborg (mostra collettiva "Reworking Dissent", 2007), a Istanbul (mostra collettiva "In between", 2010), alla Biennale di Venezia (mostra collettiva "Padiglione Accademia", 2011), all'Università di Buenos Aires (mostra personale "Dilemas contemporaneos de lo visual", 2012), all'Istituto Italiano di Cultura di Tirana (mostra personale "Tornado-forza 12", 2012), alla Galleria Martano di Torino (mostra personale "Contemporaneamente infinito", 2012) e alla Gamec di Bergamo (mostra collettiva "Confluenze", 2015).

Nel 2003 la sua opera sonora 'Sound Fetish', presentata alla Biennale di Venezia, è stata acquisita dal Moma di New York.

Fino al 20 dicembre 2015 è possibile ammirare le sue opere all' ex oratorio di San Lupo (Via San Tomaso, 7 - Bergamo) all'interno della mostra collettiva "Lo specchio attraversato".

Data creazione: 03 Dicembre 2015
Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre 2023
Federica Belli - Ufficio comunicazione : comunicazione@asst-pg23.it